giovedì 1 novembre 2012
leggenda Giapponese
Il crisantemo per noi è il fiore dei morti,del dolore,
in Giapppone è un fiore che si offre alle spose,
in Inghilterra in occasione delle nascite,
nella cultura orientale ed anglosassone questo fiore è simbolo di gioia, vitalità e pace.
Ho trovato in rete la leggenda di questo fiore, è carina la condivido con voi amici.
In una casetta del bosco vivevano una mamma e una bambina,
intorno alla casetta sbocciavano bellissimi fiori, quando giunse la brutta stagione
tutti i fiori appassirono, solo uno spravvisse perchè ella lo aveva conservato in casa.
Un giorno la mamma si ammalò e la bimba prese il fiore per offrirlo alla Madonna perchè facesse guarire la sua mamma.
Mentre pregava sentì una voce:la tua mamma vivrà tanti anni quanti sono i petali del fiore che mi hai donato.
La bimba contò i petali del fiore e scoprì che erano pochi allora, per amore della mamma ridusse i petali in tante striscioline così i petali divennero molti e la mamma visse tantissimi anni.
Nascque così il crisantemo, il fiore dai mille petali.
Buon mese di novembre e
ciaooooooooooooooooooooooooooo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Molto commovente la leggenda.
RispondiEliminaBuon Ognissanti, Bruna.
bellissima questa leggenda, non la conoscevo.
RispondiEliminaCiaoo Marj e grazie per avercela fatta conoscere.
un abbraccio Magda
Bel racconto Marj, un abbraccio by Luna :)
RispondiEliminaUna leggenda bella e dolcissima, non la conoscevo! Devo dire che il crisantemo è un bel fiore, dai tanti petali e di tanti colori, ed è un fiore un po' "sfortunato" perché da noi è associato fortemente alla commemorazione dei defunti.
RispondiEliminaChe bellissima leggenda, fa venire gli occhi lucidi (almeno a me che in questo mese divento sempre piagnona :-)
RispondiEliminaCiaoo tesora
Belle le leggende, in genere, e questa in particolare, cara Marj!!!
RispondiEliminaTi dedico la poesia del Pascoli che rappresenta per me meglio il mese di Novembre...
Novembre
Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...
Ma secco è il pruno e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno; solo, alle ventate
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cadere fragile. È l'estate,
fredda, dei morti.
Giovanni Pascoli
Un abbraccio e ciaoooooooooo
Angela